
Alcuni studi pubblicati in passato avevano avvertito che l’assunzione degli integratori di calcio può aumentare il rischio di infarto o di ictus di circa il 30%. Ma una nuova ricerca, la più estesa e approfondita del suo genere, ha messo a tacere questa voce, dimostrando che aiutare le ossa non induce alcun aumento di rischio per il cuore.
Utilizzando le informazioni di 500.000 pazienti uomini e donne nel Regno Unito, i ricercatori hanno valutato i tassi di ospedalizzazione e di morte di coloro che assumono integratori di calcio, vitamina D, o entrambi (i due infatti si trovano spesso insieme), rispetto alle persone che non prendono nessun tipo di supplemento alimentare.

Lo studio è stato presentato al Congresso Mondiale sulla osteoporosi, sull’artrosi e sulle malattie muscolo-scheletriche. I ricercatori non hanno trovato nessun aumento del rischio di ospedalizzazione a causa di malattie cardiache, nemmeno consultando il controllo per età, indice di massa corporea, il fumo, il consumo di alcol, il livello di istruzione, l’attività fisica, e l’uso della terapia ormonale sostitutiva nelle donne. Non è stato trovato neppure un aumento del rischio di morte dopo il ricovero in ospedale dovuto proprio a problemi di cuore.
Questo studio fornisce dati rassicuranti circa la sicurezza dell’assunzione di supplementi di calcio. Ma è bene tenere a mente anche questi fattori: lo studio deve ancora essere approvato, ed è incentrato su un gruppo di pazienti relativamente giovani, ovvero di età tra i 40 e i 69 anni. Inoltre, alcuni studi precedenti avevano riportato un rischio maggiore con dosi più elevate di calcio. Questo studio, invece, non ha segnalato il rischio in base al dosaggio ed è quindi difficile confrontare i numeri.
Per ora è dunque importante non esagerare con gli integratori. Anche gli esperti dicono che è più sano aumentare il calcio nella dieta, piuttosto che fare affidamento sulle pillole.